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Sirenide: Lighea Olio e alchidico su tela, 195 x 150 F.Poto, 2004 ...non
vi sono ostacoli, perciò, a penetrare il mondo fiabesco e disperante
di Lighea, la Sirena che insegnò antiche fonie greche e l'amore
ad un giovane siciliano, figlio del sole. Quel giovane è ora
un miope professore, fumatore incallito, bestemmiatore del mondo. Vive
nel dolore per la perdita della Bellezza, fatta carne in quella creatura,
il cui sorriso: "…esprimeva soltanto se stesso,cioè una
quasi bestiale gioia di esistere, una quasi divina letizia…" (Tomasi
di Lampedusa). Lighea era forza primigenia, connubio vocazionale di
apollineo e dionisiaco; sradicatrice di fedi, dissipatrice di metafisiche:
un inno pagano alla vita. |
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